Nel 1987 ho iniziato la mia attività autonoma, lavorando soprattutto come collaboratore o sub-fornitore di altre imprese, per antiquari e collezionisti privati. Questo mi ha permesso di implementare considerevolmente le mie competenze. Intanto orientavo i  miei studi, all’Università della Tuscia, nell’ambito del Corso di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali, il primo in Italia. Poi, seguendo corsi intensivi presso musei ed enti specializzati. Fino allo “Stone Conservation Course” dell’ICCROM, riservato a professionisti in carriera selezionati in tutto il mondo, al quale sono stato ammesso nel 1997. Intanto, nel 1996, la prima commessa pubblica e di seguito molte altre.

Eseguiamo interventi di restauro conservativo su ogni tipo di superficie decorata: dipinti  ed in particolare affreschi ,  stucchi , mosaici, doratura, materiali lapidei e scultura, materiali ceramici, vetri, legno e metalli.

L’impresa è particolarmente specializzata nello stacco e collocazione su nuovo supporto di dipinti murali e stucchi. Eseguiamo  strappo e stacco a massello di mosaico in tessere lapidee e vetrose, opus sectile etc.;  distacco di dipinti murali e stucchi;  applicazione di nuovo supporto alveolare; costruzione di supporti su misura.

Siamo inoltre specializzati nel restauro di fontane monumentali.

L’azienda adotta metodologie ed impiega materiali ed attrezzature testati e riconosciuti in campo scientifico ed in particolare approvate dall’Istituto Superiore per la Conservazione e  il Restauro.

Si avvale di collaboratori e maestranze qualificati, in possesso di adeguata formazione professionale e pluriennale esperienza specifica.

Insieme alla rete dei nostri partner eseguiamo progettazione di interventi di restauro, campagne di diagnostica scientifica e azioni di conservazione preventiva e programmata.

  Il restauro del patrimonio culturale è una attività che rifugge qualsiasi standardizzazione industriale.

“Artigianale” in senso alto, dialoga con la materia che l’artista ha plasmato e con la sua storia successiva: dunque con una sequenza di eventi unica e irripetibile. E’ un rapporto tattile e sensoriale ma in ogni momento richiede consapevolezza, riflessione, conoscenza.

Ti devi mettere in comunicazione, con l’oggetto che ti sta davanti, prima di tutto; con il sistema i relazioni in cui è inserito, ambiente, natura, presenza umana, contesto storico-culturale; con gli strumenti sempre nuovi che il progresso tecnologico offre e con quelli antichi e dimenticati, che a volte permette di riscoprire; con le esperienze e le analisi degli altri, colleghi restauratori, conservation scientists, produttori di materiali etc.. ; con il quadro normativo e deontologico locale e globale, in continuo movimento:  dialogare in una ampia e variegata rete di “interfacce”.

Niente di più lontano dall’artigiano chiuso nella sua bottega con le sue ricette segrete.